venerdì 22 dicembre 2017

Gingerbread di cioccolata


...sono qui per augurarvi buone feste, a modo mio con una ricetta, copiata da Anna Luisa, proposta per MTC, quest'anno la community più bella del web, sta regalando ogni giorno una chicca per abbellire le nostre tavole, preparare piatti sfiziosi o agghindare i nostri regali, vi invito ad andare a curiosare e prendere spunto. Io purtroppo per la mia mancanza di tempo ho solo curiosato ma a questo torrone non ho saputo resistere, quindi tra impegni di lavoro e bimbi l'ho provato... una vera e propria goduria.... 
 Vi lascio, augurandovi un sereno Natale....

Ingredienti per 6 gingerbread:
  • 300 g di cioccolato fondente
  • 200 g di crema di nocciole
  • 500 g di cioccolato bianco
  • 150 di nocciole intere
sciogliete a bagno maria il cioccolato fondente, colatelo nello stampo, facendo in modo che il cioccolato rivesta ogni singolo gingerbread per tutta la superficie, capovolgete lo stampo, per far scolare il cioccolato in eccesso, fate solidificare in frigo o a temperatura ambiente. Ripetete l'operazione per fare uno strato più spesso, mettete da parte il cioccolato che vi è rimasto. A questo punto sciogliete a bagno maria il cioccolato bianco, con la crema di nocciole e le nocciole, appena è del tutto sciolto mettete da parte. Fate raffreddare per un 15 minuti, versate il composto nei singoli stampini, livellate per bene e riponete in frigo per 1 ora, il composto deve solidificarsi. Sciogliete di nuovo il cioccolato e versatelo sugli stampi in modo tale da ricoprire tutta la superficie. Fate raffreddare nuovamente, in frigo, sformate e servite.

Stampo e piatti Pavoni 




domenica 17 dicembre 2017

Pignolata per il Calendario del cibo italiano


Buongiorno e buona domenica.... oggi sono qui per dare il mio contributo alla GN degli struffoli e la pignolata per il Calendario del cibo italiano. Ricetta che avevo proposto a Ottobre per la giornata dedicata ai nonni, in quanto ricordo che mi lega alla mia di nonna. 

"La pignolata al miele è un dolce tipico di alcune zone del meridione d'Italia, principalmente della Calabria e della Sicilia dove vi sono due versioni conosciute come Pignoccata e Pignolata glassata.È molto simile agli struffoli, da cui differisce per la forma a pigna e perché è fritta nello strutto, presente anche nell'impasto. Tradizionalmente viene usata in occasione delle feste Natalizie e di Carnevale".

Vi auguro una buona domenica, un abbraccio, Fabiola.


Ingredienti:
  • 250 g di farina 00
  • 250 g di farina di rimacino
  • 3 uova
  • 50 g di strutto
  • 100 g di zucchero semolato
  • 1 bustina di vanillina
  • scorza di 1 limone grattugiata
  • olio per friggere
  • 200 g circa miele millefiori 
  • codette colorate per decorare
disponete in una spianatoia le due farina, formate una fontana, al centro unite le uova, strutto e zucchero, amalgamate,  finchè le uova non si siano assorbite, le dosi delle uova possono variare, non ce una dose giusta a seconda della farina e della dimensione delle uova, le mie erano medie e l'impasto ne ha "richieste" 3, ovviamente se serve ne potete aggiungere un altro,  unite la vanillina e lavorate, dovete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. A questo punto punta tagliate l'impasto a pezzettoni e ricavate i cordoncini spessi 1 cm, tagliate tanti tocchetti di mezzo centimetro, anche qui le indicazione delle misure sono soggettive quindi possono anche essere più piccoli. Per la cottura ce da rispettata la temperatura dell'olio, la pignolata non deve essere fritta in olio troppo caldo, altrimenti ce il rischio che si spacchi, quindi mettete i tocchetti con l'olio appena caldo, appena sono dorati scolateli e adagiate sulla carta assorbente, utilizzate una pentola dai bordi alti, perchè durante la cottura  si forma molta schiuma e c'è il rischio che l'olio si versi al di fuori. Per mantenere la temperatura non troppo calda tra una frittura e l'altra, preparate una bacinella con acqua fredda, e mentre togliete i tocchetti dal fuoco, adagiate il fondo della pentola, facendo attenzione agli schizzi. Fate raffreddare la pignolata, in una pentola dal fondo spesso versate il miele, a fiamma bassa fate sciogliere, unite la pignolata e amalgamate per bene, disponetela sul piatto, formate una piccola collina, unite le codette, prima di servire fate riposare un paio d'ore.


giovedì 14 dicembre 2017

L'AVVENTO DEI TRIFLE PER L'MTC....Sherry Trifle Wally Ladd


Ingredienti per una coppa con diametro 8 cm:
  • 8 cucchiai di marmellata di ciliegie
  • 100 ml di sherry
  • 10 savoiardi
per la crema pasticcera:
  • 200 ml di latte
  • 2 tuorli
  • 20 g di amido di mais
  • 20 g di amido di riso
  • 70 g di zucchero
  • 1/2 bacca di vaniglia
per decorare:
  • 200 g di panna fresca
  • 20 g di zucchero a velo
  • granella di pistacchi 
  • mandorla a lamelle
in pentolino latte e zucchero, immergere un colino, attraverso di questo stemperare i tuorli e gli amidi, aggiungere i semi della vaniglia, a fiamma dolce cuocere, mescolando continuamente finchè non si addensa. Coprite con la pellicola a contatto e fate raffreddare. In un altro pentolino unite metà dello sherry e la marmellata, fate sobbollire per pochi minuti. A parte montata la panna, ben soda con lo zucchero.
A questo punto potete procedere all'assemblaggio del dolce, inzuppate, velocemente i savoiardi nello sherry rimasto, cercando di non inzupparli troppo.
Prendete la coppa e stratificare in quest'ordine:
  • Marmellata 
  • Savoiardi
  • Marmellata
  • Savoiardi
  • Marmellata 
  • Crema pasticcera
  • Panna
finite la decorazione con la granella di pistacchi e le mandorle.

qui trovate tutte le meraviglie realizzate per questa giornata


Il Club del 27

martedì 12 dicembre 2017

Buccellati Siciliani


.... oggi per il Calendario de cibo italiano è la GN dei pani dolci io propongo i buccellati siciliani, alcuni cenni storici della ricetta:

Il dolce siciliano delle feste natalizie che si contrappone al panettone e al pandoro, i classici di queste feste, è il Buccellato (cucciddatu in dialetto) un involucro di pasta frolla che racchiude dentro un ripieno di bontà che ha come base i fichi essiccati al sole d’estate.Questo dolce prende il nome dal latino bucellatum cioè pane da sbocconcellare, per la sua morbidezza. E’ un dolce diffuso in tutta la Sicilia, e  dipende dal luogo, può essere preparato secondo varie ricette e ingredienti  cambiando anche la forma, l’aspetto e ovviamente il nome: ‘ucciddati, gucciddati, vucciddati, cucciddati…..
Di solito il buccellato prodotto nelle pasticcerie ha la forma di una ciambella, spennellato di marmellata e decorato con frutta candita. I buccellati caserecci invece, confezionati in forme più piccole, per questo detti anche “cucciddatini”, si possono presentare anche coperti semplicemente di zucchero a velo, ma risultano senz’altro più raffinati e belli da vedere, oltre che da mangiare, con la copertura di una glassa bianchissima tempestata  di “diavulicchi”, codette di zucchero multicolori che richiamano la forma della coda dei diavoli. Il nome popolare di questi elementi decorativi, sembrano richiamare allegoricamente delle figure mitologiche rappresentate in un affresco famoso che si trova nel palazzo della Zisa.
A questo proposito, la credenza popolare fa coincidere simbolicamente, i “diavulicchi” con una anticaleggenda che narra del grandissimo tesoro in monete d’oro racchiuso nel Palazzo della Zisa e custodito da un numero indefinibile di diavoli, che impediscono di venirne in possesso. Da qui il collegamento con le codette multicolore….queste infatti orpellano il tesoro nascosto (cioè il ripieno) in uno dei dolci più preziosi della cucina siciliana!! Notizie prese da questa fonte.

Ingredienti
per la pasta:
  • 1 kg di farina 00
  • 300 g di zucchero
  • 2 uova
  • 250 g di sugna
  • 1 cucchiaio di miele millefiori Vis
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 10 g di ammoniaca
  • latte qb, io ne ho usato circa 300ml
per il ripieno:
  • 500 g di mandorle tostate tritate grossolanamente
  • 200 g uva passa
  • 100 g di pinoli
  • 400 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
  • 400 g di marmellata di fico Vis
  • cannella in polvere qb
  • buccia di mandarino, non trattato, grattugiata
preparate come prima cosa l'impasto, disponete  fontana la farina, al centro mettete le uova, zucchero, la sugna e il miele, lievito, a parte sciogliete l'ammoniaca nel latte appena tiepido, cominciate ad impastare, unendo man mano il latte, appena avete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo avvolgetelo nella pellicola e fate riposare in un luogo fresco per almeno 2 ore. Nel frattempo preparate il ripieno, riunite in una ciotola tutti gli ingredienti, mescolate per bene e mettete da parte. 
Riprendete l'impasto, stendete in una sfoglia non troppo sottile, circa mezzo centimetro, dando una forma di rettangolo, al centro disponete il ripieno, arrotolate, tagliate ogni buccellato almeno 6 cm, a questo punto potete dargli la forma che volete incidendolo a seconda della vostra fantasia, come vedete nella foto sono tutti di forma diversa, dopo averlo inciso, bucherellate e pizzicate con il proprio ferro, disponete,dopo aver realizzato tutti i buccellati,  in una teglia ricoperta da carta da forno, cuocete a massima temperatura, finchè, non siano dorati. Fate raffreddare e spolverate con lo zucchero a velo.




sabato 9 dicembre 2017

Subiachini


...ancora una ricetta dolce, ormai è periodo, sempre per il Calendario de cibo italiano, oggi è la giornata dei biscotti di natale, ed io mi sono dedicata nella preparazione dei Subiachini, come sempre nel sito del Calendario troverete, anche altre ricette, realizzate dalle mie colleghe in cui potrete fare il giro d'Italia tra le varie tradizioni che caratterizzano le nostre regioni. Da Siciliana ho deciso di provare una ricetta del Lazio, amo scoprire nuovi sapori mi hanno colpito per la loro semplicità e originalità, sono di facile esecuzione anche se nella loro semplicità hanno molto insidie. 

La ricetta l'ho presa da qui, di seguito alcuni cenni storici sull'origine della ricetta:
Biscotto dalla caratteristica forma a colomba, a rombo, ellittica e recentemente anche allungata. Gli ingredienti per la sua preparazione sono: mandorle dolci, chiara d'uovo, zucchero a velo o normale, aromi naturali (ad esempio buccia di limone grattugiato) e vanillina. Il colore del subiachino è marrone chiaro con la superficie ricoperta di glassa bianca, detta localmente ghiaccia, la quale si prepara con chiara d'uovo, limone e zucchero a velo. La glassatura viene effettuata dopo la cottura del biscotto. I subiachini prendono il nome dalla città in cui sin dagli inizi del '900 si cominciarono a produrre. Dapprima riservati ad una classe sociale medio-alta che si faceva costruire da appositi artigiani specializzati gli stampini in legno di cui ancora oggi si conservano preziosi esemplari, tutt'ora utilizzati per la preparazione di questo dolce. I Subiachini sono realizzati con ingredienti semplici, presenti in tutte le cucine dell'epoca. La ricetta tradizionale prevede l'uso del solo miele come dolcificante, in un'epoca in cui lo zucchero non era ancora diffuso. Nell'immediato dopoguerra, dopo la relativa fame generalizzata, tale prodotto entrò sulle tavole di tutti ma se ne limitò l'uso alle occasioni importanti, specie Natale, quando se ne fecero oggetti decorativi dell'albero o doni per i più piccini e la processione al Sacro Speco, dedicata a San Benedetto.

Vi lascio alla ricetta, buon fine settimana, un abbraccio Fabiola.

Ingredienti:
per la pasta
  • 4 albumi
  • 2 cucchiai di miele
  • 1 kg di mandorle tritate
  • 500 g di zucchero a velo
per la glassa
  • 1 albune
  • 150 g di zucchero a velo
  • succo di limone qb
montate gli albumi a neve, unite lo zucchero, mandorle e miele, lavorate finchè non avete ottenuto un impasto omogeneo. Tirate una sfoglia alta 1 cm, ricavate i biscotti, la forma deve essere a rombo, disponeteli in una teglia cosparsa da zucchero a velo, adagiate e fate riposare per tutta la notte. Cuocete a 180 ° C per 10/15 minuti. Nel frattempo montate la glassa, montate leggermente l'albume, aggiungete man mano lo zucchero e gocce di limone, dovete ottenere una glassa densa. Sfornate i biscotti e glassate, se serve ripetete l'operazione. Fate riposare finchè la glassa non si è assorbite del tutto, servite.

Ricetta presa da qui



venerdì 8 dicembre 2017

Semifreddo Tiramisù


 
..per la festa dell'Immacolata, ritorno con una ricetta dedicata al Calendario de cibo italiano, oggi è la giornata dedicata al Tiramisù, come sempre io insieme ad un gruppo di foodblogger ci siamo cimentate nell'approfondire questo meraviglioso dolce, lo abbiamo fatto rifacendo le ricette di un maestro della pasticceria italiana Luca Montersino, prese dal suo libro Tiramisù e Chantilly .
Io propongo il tiramisù semifreddo ai tre colori preparazione molto complicata ma dal risultato soddisfacente, non ho fatto le decorazioni finali, per mancanza di tempo, ho dimezzato le dosi rispetto a quella della ricetta, vi auguro una buona festa a tutti, un abbraccio, Fabiola.


Ingredienti:
per il semifreddo al mascarpone:
  • 100 g di base tiramisù pastorizzata
  • 60 g di meringa italiana
  • 170 g di mascarpone
  • 170 g di panna montata
per il semifreddo al caffè:
  • 75 g di base tiramisù pastorizzata
  • 50 g di caffè espresso
  • 90 g di meringa italiana
  • 10 g di caffè solubile
  • 275 g di panna montata
per il semifreddo al cacao:
  • 100 g di crema base al cioccolato
  • 125 g di meringa italiana
  • 275 g di panna
per la glassa lucida da congelamento:
  • 50 g di zucchero liquido
  • 50 g di crema base al cioccolato
  • 2,5 g di rum
per la miscela da spruzzare:
  • 175 g di cioccolato fondente
  • 75 g di burro di cacao
per la finitura:
  • 150 g di biscotto classico
  • 100 g di bagna al caffè

Piatti Pavoni

preparate il biscotto classico di riso: montate gli albumi, 240 g, con amido di riso, 40 g, e lo zucchero semolato, 200 g, incorporate a filo i tuorli, 160 g, ed infine la farina di riso 160 g, mescolate dal basso verso l'alto, foderate una teglia con carta da forno, stendete l'impasto e e cuocete in forno a 240 ° C per 10 minuti.
per la crema mascarpone, in una terrina unite il mascarpone alla base tiramisù, preparata: in un pentolino unite acqua, 100 ml, e zucchero, 250 g , portate a temperatura di 121° C, mescolando, incorporate i tuorli semimontati, 175 g, con i semi della vaniglia, montate finchè non si sia raffreddata, unite la meringa italiana, in un pentolino unite 160 g di zucchero e 40 ml di acqua, qualche goccia di limone, mescolate e portate alla temperatura di 120 ° C, nel frattempo montate a neve 4 albumi e 40 g di zucchero unite a filo lo sciroppo e continuate a montare finchè la meringa non sia ben soda e lucida, e la panna montata mescolate per bene. 
per il semifreddo al caffè, sciogliete il caffè solubile nel caffè espresso, incorporatelo alla base tiramisù, poi alla meringa italiana ed infine alla panna montata, mescolate per bene. 
per il semifreddo al cacao, unite la meringa italiana alla crema base al cioccolato, portate a bollore 300 g di zucchero e 300 g di detrosio e 800 ml di acqua, lavorate in un planetaria, a velocità minima, versate man mano il 600 g di cacao amaro in polvere, alzate la velocità della planetaria e lavorate per 15 minuti, infine anche la panna montata, mescolate per bene. 
Preparate la bagna al caffè: 250 ml di caffè espresso, 40 ml di acqua 50 g di zucchero, a fuoco dolce fate sciogliere il caffè nell'acqua, appena è del tutto sciolto unite il caffè, mescolate e fate raffreddare completamente. 
Assemblaggio del tiramisù:
con lo stampo ricavate la base, questa è la base del vostro dolce, bagnate con la bagna al caffè, distribuite i 3 semifreddo in questo ordine, mascarpone, caffè e cioccolato, i tra un semifreddo e l'altro ho fatto riposare in frigo per mezz'ora, dopo aver completato, mettete nel congelatore per 2 ore, sformate, spolverate con il cacao amaro, non ho effettuato le decorazioni finali previste dalla ricetta di Montersino.


                                        

lunedì 27 novembre 2017

Ciao Michael....


...chi mi segue sa che sono una  persona di poche parole, il mio carattere è questo, quasi sempre non riesco ad esprimere quello che voglio e sento, oggi è uno di quei momenti in cui le parole non escono proprio, il mio post è dedicato ad una persone che ci ha lasciati, il DOC del MTC.....
Faccio parte della famiglia del MTC da anni, anche se non conosco personalmente tutti i membri, ho imparato a conoscerli attraverso i loro post, la loro professionalità e le loro profonde conoscenze della cucina, ma sopratutto della vita in generale, lui era uno di questo.. ho letto i suoi post oltre alla ricetta emerge una profonda cultura, bisogna anche saper raccontare tradizioni e origini e lui in questo era maestro, che si metteva in gioco, e si divertiva, ogni mese con le sfide del MTC.

Insieme ad un gruppo di blogger oggi lo saluteremo a modo nostro, con il pane dolce del sabato, una ricetta ebrea che è stata protagonista del MTC, proposta da Eleonora, penso che non la scelta è stata azzeccatissima rispecchia loro e la loro cultura. 

Non voglio aggiungere nulla, il mio abbraccio va a Micol e Eleonora, ti ricorderemo sempre guardando tra le stelle più luminose, in alto a sinistra, ciao DOC, ciao Michael.

Ingredienti per due trecce ripiene:
  • 500 g di farina 0
  • 2 uova grandi medie (circa 60-62 gr con il guscio)
  • 100 g di zucchero
  • 20 g di lievito di birra 
  • 125 ml di acqua tiepida
  • 125 ml di olio extra vergine d'oliva
  • 10 g di sale
  • nocciolata senza latte Rigoni d'Asiago
  • un tuorlo d'uovo
  • un cucchiaio di acqua
  • semi di sesamo 


sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. In una ciotola, ampia unite, farina, sale e lo zucchero, versate anche il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo l'uovo. Lavorate impasto finchè non si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Mettete a lievitare per almeno 2 ore. Riprendete l'impasto e dividerlo in 3 parti, stendete, aiutandovi con un mattarello, su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe, condite con la nocciolata,  arrotolate per bene sigillando i bordi e formate dei salsicciotti, unite da un capo e cominciate ad intrecciare, adagiate la treccia in una teglia, ricoperta da carta da forno,  a parte sbattete l'uovo con l'acqua, spennellate con l'uovo, cospargete con  i semi di sesamo, mettete a lievitare per altre due ore. Infornate a 200° per 18 minuti



sabato 18 novembre 2017

Gnocchi alla romana


...buon sabato, freddo e pioggia hanno caratterizzato questi giorni nella mia amata Sicilia, temperatura perfetta per preparare gli gnocchi alla romana, per il Calendario del cibo italiano ogni è proprio la giornata dedicata agli gnocchi, quindi insieme ad un bel gruppo di foodblogger, proponiamo tante versioni tutte golose. Questa ricetta imparata al MTC, ormai la porto nel cuore, specialmente in inverno la preparo spesso, ovviamente oggi propongo una versione classica con una besciamella all'olio d'oliva. Vi lascio alla ricetta, buon fine settimana, Fabiola.


Ingredienti:
  • un litro di latte parzialmente scremato
  • 250 g di semolino
  • 2 tuorli
  • 20 g di burro 
  • sale
  • 100 g di parmigiano grattugiato 

per la besciamella:
  • 1/2 litro di besciamella
  • 50 g di olio extravergine d'oliva
  • sale 
  • noce moscata
  • 2 cucchiai di farina 00
per guarnire:
  • una manciata di parmigiano

in un tegame versate il latte e sale, portate ad ebollizione, versate il semolino a pioggia mescolando continuamente, a fiamma bassa, continuate a mescolare con forza finché' si otterra' un composto solido e compatto, che si stacchi dalla pentola. Spegnete il fuoco e fate intiepidire, quindi aggiungete i 2 tuorli, il parmigiano ed il burro, mescolate per bene, aggiustate eventualmente di sale, Su un foglio di carta da forno bagnata, versate il composto, con le mani bagnate appiattitelo portandolo all'altezza di mezzo centimetro, con un coppa pasta o un bicchiere ricavate tanti dischetti, mettete da parte. 
Preparate la besciamella, in un pentolino unite latte, olio e farina setacciata, accendete la fiamma e mescolate finchè i grumi si siano sciolti, salate e grattate la noce moscata, fate addensare mescolando di continuo, appena la besciamella raggiunge la consistenza desiderata, io non l'ho fatta troppo densa per amalgamarsi meglio con gli gnocchi. Fate raffreddare. 
In una teglia da forno versate la besciamella, formando uno strato uniforme, sistemate gli gnocchi, aggiungete una spolverata di parmigiano e infornate a 200° per 30 minuti, coprendo con la carta stagnola, gli ultimi 5 minuti toglietela e fate gratinare, servite.



lunedì 13 novembre 2017

Cioccolata Belga


....buon lunedì, inizio di una nuova settimana, alleggeriamolo con una cioccolata!
Oggi per il Calendario del cibo italiano è la giornata dedicata alla cioccolata in tazza, io insieme ad un gruppo di foodblogger, facciamo il giro del mondo con varie versioni, io ho fatto la cioccolata Belga, aromatizzata alla cannella, profumata e perfetta per queste prime giornate di freddo, chi sa dire no, davanti a questa tazza fumante?? Nessuno!! Noi ce la siamo goduta un pomeriggio per merenda, vi lascio alla ricetta una buona settimana, un abbraccio, Fabiola.

Ingredienti:
  • 200 ml di latte
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 100 g di cioccolato al latte
  • 2 cucchiai di fecola 
  • 1 cucchiaino da te di cannella
  • 2 cucchiai di zucchero
in pentolino unite latte e zucchero, fate sciogliere, al primo bollore, abbassate la fiamma e aggiungete i due cioccolati tagliati finemente, fate sciogliere lentamente mescolando di continuo, unite la fecola e la cannella, attenzione alla formazione di grumi, mescolate finchè la cioccolata non si addensi, servite subito.



martedì 7 novembre 2017

Cupcakes al peperoncino e limone


..oggi il post è piccante!!
Buongiorno e ben ritrovati, un post particolare, piccante e molto....grazie al Calendario del cibo italiano ho auto la possibilità di scoprire un mondo a me sconosciuto, quello del peperoncino, ho sempre è solo usato il caienna, mio padre lo coltiva quindi non abbiamo mai avuto l'esigenza di comprarlo, ignorante in materia non sapevo neppure quante qualità ce ne fossero e che ogni una si adatta, in modo differente , ad ogni singolo ingredienti dalla frutta alla dolce, insomma esiste un mondo parallelo "pepato 😊". Grazie a Peperita, azienda che produce ben 17 tipi di peperoncino ho imparato, nel mio piccolo, a capirci qualcosa, Rita, la titolare ci ha insegnato a gustare e abbinare ogni peperoncino facendo un test prima, sinceramente non avevo idea di cosa preparare, inizialmente mi sentivo un pò persa, l'unica cosa di cui ero certa: che volevo preparare un dolce. 
Questi cupcakes, nascono in modo casuale, mentre faccio dei semplicissimi muffin per la colazione,  mescolando i miei occhi vanno nella scatola "pepata" e penso perchè non provare a fare un test con l'impasto a crudo, così è stato, aggiungo anche il limone vedo che non è male e faccio una piccola prova, test andato sapore dopo la cottura, assolutamente nuovo e gradevole, ecco che nasce la ricetta, magari banale, ma per me no! Ovviamente ho abbinato una ganache al cioccolato fondete e peperoncino, che completa i cupcakes! Soddisfatta del mio lavoro, e cosciente che devo usare molto di più il peperoncino nei miei piatti. Vi lascio alla ricetta augurandovi una buona giornata, Fabiola.

Ingredienti:
  • 130 g di farina 00
  • 1 uovo
  • 130 g dii zucchero semolato
  • succo di mezzo limone
  • 70 ml di latte
  • 40 g di burro
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 punta di cucchiaino di peperoncino n°6 scotch bonnet
per la ganache:
  • 100 g di panna fresca
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 1 pizzico di peperoncino n°6 scotch bonnet
Preriscaldate il forno a 180° C. Nel frattempo in due ciotole, diverse, unite in una gli ingredienti solidi: farina, zucchero, lievito e peperoncino, nell'altra latte, uovo sbattuto, limone e burro fuso, mescolate per bene, unite gli ingredienti liquidi a quelli solidi lentamente, amalgamate, prendete uno stampo per mini muffin, io Pavoni, imburrate, riempite ogni muffin, per 3/4, infornate per 15 minuti, sfornate, fate raffreddare completamente. 

Preparate la ganache, in un pentolino fate riscaldare la panna, senza farla bollire, versate il cioccolato tagliato finemente e mescolate finchè non si addensi, togliete dal fuoco unite il peperoncino, io ho fatto diverse prove affinchè ho trovato la giusta dose da mettere, assaggiate man mano che si raffredda. Appena la ganache è del tutto fredda riponete in frigo per 20 minuti. Montate con le fruste elettriche finchè non raggiunge la consistenza per decorare i cupcakes. Con una sac a poche decorate ogni cupcakes, ultimate la decorazione con piccoli peperoncini realizzati con pasta di zucchero rossa e verde. Servite.



venerdì 3 novembre 2017

Mustazzuoli per il Calendario del cibo italiano



Ingredienti:

  • 250 g di mandorle tritate
  • 500 g di farina 00
  • 500 g di farina di rimacino
  • 250 g di strutto
  • 200 g di zucchero
  • 15 g di ammoniaca
  • 1 fiala di aroma di arancia
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 10 chiodi di garofano tritati
  • miele di fichi q.b.
per la decorazione:

  • sesamo
sul piano di lavoro, riunite tutti gli ingredienti, tranne il miele, e impastate, unite a mano a mano il miele di fichi, non esiste una dose dovete regolarvi a seconda di quanto l'impasto ne richiede l'importante che l'impasto non risulti mollo. Cominciate a fare i mustazzuoli, prendendo un pezzo di pasta arrotolarlo, passarlo nel sesamo, appiattirlo e tagliare ogni biscotto, dandogli la forma di un rombo, disponeteli in una teglia da forno, infornate a 180° C per 15 minuti, controllare spesso la cottura perchè essendo scuri ci si può ingannare facilmente, appena sono cotto, fate raffreddare e servite.


martedì 31 ottobre 2017

Plumcake magico per una zucca da fiaba



C’era una volta una piccola principessa di nome Maria di 6 anni, una bimba di una bellezza rara, viveva in un castello con la mamma e il papà, circondata da tanto amore. La principessa Maria, in una notte di inverno, in cui la pioggia e il vento erano talmente forti da far paura anche all’uomo più coraggioso del mondo,  si svegliò urlando e piangendo, la mamma accorse subito in suo aiuto, preoccupata, cerco di rassicurarla stringendola forte al suo petto, ma la piccola non riusciva a smettere di piangere, singhiozzando raccontò alla sua mamma che aveva fatto un incubo terribile, si trovava nel parco del castello a giocare, ad un certo punto venne assalita da tante piccole zucche che volevano mangiarla, lei non riusciva a correre più forte di quanto faceva, cercava riparo ma non trovava una via d’uscita, urlava e piangeva, il rumore di un tuono la scosse, da farla tremare e si sveglio nel suo letto.

Da quel giorno in poi la piccola Maria, rimasta frastornata dall’incubo, non volle più mangiare, la paura era stata talmente tanta che rifiutava tutto ciò che la mamma le preparava, dai piatti più semplici alle prelibatezze, i suoi genitori fecero arrivare i frutti, i dolci, le carni più pregiati di tutto il regno, ma niente e nessuno riusciva a far mangiare la principessa. I giorni passavano e Maria si indeboliva sempre di più, non aveva neanche la forza di alzarsi dal suo letto, dimagriva e non parlava.
La mamma e il papà disperati cercarono aiuto a tutti, convocarono perfino tutto il loro popolo, ogni uno di essi portarono a corte la miglior pietanza che sapevano fare, ma niente e nessuno cambiò la situazione. Tra di loro solo il vecchio saggio del regno si presentò a mani vuote, tutti si stupirono, chiese di poter parlare con la mamma della principessa Maria, in privato, ripeteva che lui aveva la soluzione per far guarire sua figlia, la mamma disperata lo accolse nel castello, il vecchio saggio si sedette è disse:
  •           Sua maestà io posso far guarire la principessa Maria;
  •           Mi dica, vecchio saggio, sono disposta a fare qualunque cosa;
  •           Al mondo esiste il villaggio fatato delle zucche, un mondo magico fatto di meraviglie in cui la felicità regna sovrana, non esiste la paura c’è sempre il sole, lì dovete portare la principessa Maria, sono sicuro che guarirà.

La principessa subito decise di dar fiducia al vecchio saggio, si mise in viaggio con Maria, con la guida del vecchio saggio e dopo un lungo viaggio arrivò alle porte di zuccolandia, così si chiamava il villaggio. Entrarono e furono catapultate in un mondo fantastico, pieno di musica, colori, giochi e tante prelibatezze, si respirava la gioia e l’amore. La piccola principessa Maria, impaurita piano piano cominciò a sorridere, invogliata da tutti i dolci ricominciò a mangiare, riprese a camminare, correva e saltellava per il villaggio, la mamma non riuscì a trattenere le lacrime dalla gioia, finalmente sua figlia era ritornata la bambina felice e gioiosa di sempre, la paura era scomparsa come per magia.
Uscirono dal villaggio in cui ad attenderle c’era il vecchio saggio, la principessa lo abbracciò e gli chiese cosa poteva fare per sdebitarsi, lui rispose: da oggi in poi a tutti i bambini del villaggio non dovrà mai mancare nè cibo nè vestiti, loro devono essere felici come vostra figlia Maria. Da quel giorno in poi tutti i bambini furono sereni e felici, la piccola principessa Maria, cresceva in salute, adorando il cibo ed in particolare la zucca. 

 oggi il mio post è legato ad una fiaba dedicata alla giornata della zucca per il Calendario de cibo italiano, insieme alla mia ricette troverete nel post del calendario tante bellissima storie e ricette, vi abbraccio Fabiola.

Ingredienti:
  • 250 g di zucca lessata
  • 250 g di farina 00
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di miele millefiori Vis
  • 170 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito
  • 50 g di olio extravergine
  • 1 cucchiaio da te di cannella
  • 80 g cioccolato bianco per guarnire

tagliate la zucca a fette trasferitela in una teglia da forno, comprendo con la carta stagnola, far cuocere a 160° C per 20 minuti. Sfornate, fate raffreddare, togliete la buccia, ripassate la polpa in una padella per far perdere tutta l'acqua in eccesso, a fiamma dolce, comprendo con un coperchio. Fate raffreddare e frullate. Montate le uova con lo zucchero, appena sono spumoso, unite la farina e il lievito setacciati, aggiungete a filo l'olio e continuate a lavorare, sempre con le fruste elettriche, appena l'impasto è omogeneo, unite il cucchiaio di miele e la cannella, per finire unite la zucca e con una spatola amalgamate dal basso verso l'alto. Versate l'impasto in uno stampo da plumcake, io Pavoni, e cuocere per 35 minuti a 180° C, fate sempre la prova stecchino se serve allungate la cottura. Sfornate appena il plumcake è completamente freddo, sciogliete a bagno maria il cioccolato, fate raffreddare appena mescolando di continuo, trasferite il plumcake su una gratella, e versate il cioccolato, fate raffreddare e servite tagliato a fette. 



venerdì 27 ottobre 2017

Katmer Pogaça per il club del 27



Buongiorno e buon venerdì, appuntamento oggi con il club del 27, come ogni mese ci ritroviamo qui a proporvi tante ricette con un tema specifico, questo mese si parla di sfoglia in MTC, quindi le ricette per il club sono tutte a base di sfoglia, preparata in modo diverso ovviamente, questo mese è un vero giro del mondo, le ricette sono tutte belle con origini e tradizioni diverse.
Io mi sono cimentata nei Katmer Pogaça, proposti da Mariella nel tema del mese della sfida numero 50 del MTC, impasto meraviglioso, versatile, che non mollerò facilmente, si presta sia al dolce che al salato, facile da lavorare con un ottimo risultato. Ho farcito una parte dei katmer con della confettura, piaciuti a tutti grandi e piccoli.
Vi lascio alla ricetta, un buon fine settimana, Fabiola.
Ingredienti:

  • 500 g di farina 00
  • 200 ml di latte
  • 100 ml di olio evo
  • 15 g di lievito di birra
  • 1 albume
  • 2 cucchiaini di sale
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 1 tuorlo 
  • latte per spennellare
  • 80 g di burro fuso
per farcire:
  • Fiordifrutta fragole e fragoline di bosco Rigoni d'Asiago
  • zucchero a velo

impastate tutti gli ingredienti, tranne il burro, dividete l’impasto in otto palline dello stesso peso, fate riposare per 15 minuti. Stendete ogni pallina, formando otto dischi, più o meno dello stesso diametro,spennellate ogni disco con il burro fuso e sovrapporli, capovolgete la “pila” di dischi e stendetela col matterello, fino ad un diametro di circa 25 cm, capovolgetela di nuovo e
stendete, fino ad avere un disco di circa 50 cm. Quando stendete la pasta non premete in modo eccessivo, i diversi strati devono sempre distinguersi nei bordi, se il matterello dente ad essere appiccarsi ungere con il burro, ma non aggiungete mai farina. A questo punto, dividete il disco in 16 triangoli isosceli e stendeteli per allungarli, arrotolate i triangoli, come si fa per i croissant,spennellarli con tuorlo e latte e fate lievitare, una parte li ho farcite con la confettura, prima di arrotolare mettete all'estremità una noce di confettura e arrotolate con delicatezza, fino al raddoppio. Infornate a 200 gradi per circa 15 minuti, una volta freddi li ho spolverati con lo zucchero a velo.

Il Club del 27

L'immagine può contenere: sMS

mercoledì 25 ottobre 2017

Timballo di anelletti


..oggi per la Gionata mondiale della pasta, io con un gruppo di mie colleghe proponiamo un piatto, di pasta tipico, per ogni regione, il Calendario del cibo italiano festeggia così la giornata. Ovviamente non potevo mancare con il nostro timballo di anelletti, must della cucina siciliana, la versione che vi propongo oggi è la tipica di famiglia, quella fatta con ingredienti semplici e genuini, il timballo è composto con strati diversi che una volta aperti danno alla vista un effetto particolare.
Vi lascio alla ricetta augurandovi una buona giornata, Fabiola. 

Ingredienti per uno stampo da 22 cm:
Per il ragù:
  • 200 g di tritato di mail e
  • 200 g di tritato di vitello 
  • 1 gambo di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipollotto 
  • 1 bicchierino di vino bianco secco
  • 1 lt di passata di pomodoro
  • 2 cucchiai di olio extravergine  di oliva
  • basilico 
  • 1 foglia di alloro
  • sale e pepe
per completare:
  • 2 melanzane lunghe
  • 600 g di anelletti
  • 150 g di caciocavallo grattugiato 
  • 2 uova sode
  • 100 g di salame napoli 
  • 100 g di provola a fette
  • olio per friggere 


preparare il ragù, tritate la carota, il sedanone il cipollotto finemente unitevi all' olio e fare soffriggere, a fiamma dolce, in una casseruola dal fondo spesso. Unite le due carni, a fuoco vivo e sfumate con il vino bianco, appena è evaporato aggiungere la passata le foglie di basilico e l'allora, salate e pepate fate cuocere per almeno un'ora a fiamma bassa con il coperchio, mescolate si tanto in tanto. A cottuea fare raffreddare e se serve aggiustare di sale.
Tagliate le melanzane per lungo a fette sottili, lavate e salate, fare scolare per circa 30 minuti. Friggetele in olio bollente e mettetele a scolare nella carta assorbente. Cuocete gli anelletti scolateli al dente, fateli raffreddare per circa 5 minuti, condite con il ragù, lasciando qualche mestolo da utilizzare dopo, e il cacio cavallo, mescolate per fare amalgamare. 
A questo punto passiamo alla composizione del timballo, ungere lo stampo per bene, spolverate con il pangrattato in modo uniforme, fate il primo strato di anelletti, pressare con il dorso di un cucchiaio, cospargete con le fette si provola, il salame le melanzane e le fettine di uovo, finite con qualche cucchiai di ragù, ripetere lo stesso passaggio e finito di riempire lo stampo con uno strato di pasta cosparso con il pangrattato e un filo d'olio. Infornate a 200°C per 30-40 minuti coperto con carte stagnola. Sfornate e lasciate raffreddare per 20 minuti, sformate sul piatto di portata e servite. 



giovedì 19 ottobre 2017

Cannoli di sfoglia.... è ancora MTC



.... rieccoci, nuovo mese nuova sfida... di cosa parlo del MTC, ogni mese comincio il post così, questa volta arrivo più affaticata che mai, sarà l'età, sarà la mia stanchezza personale, ma è così. Sfida proposta da Francesca, M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A, fare la sfoglia è sempre stato uno dei miei sogni, quindi sono partita come sempre con l'entusiasmo a palla, poi però mi sono resa conto che con i miei tempi non era facile, io non ho una giornata intera libera, non mi riferisco solo al lavoro ma anche ai miei due bimbi, spesso la cucina richiede tempo e concentrazione ed io in questo momento non ne ho, se da un parte ho i compiti dall'altra ho una piccola peste che mi sta sempre attaccato alla gonna! Non mi scoraggio, anzi mi organizzo, addirittura ho fatto domande nel filo diretto, diverse volte, talmente in confusione ero, man mano che sorgevano i problemi, dopo aver stabilito le creme, idee chiare dal primo momento, preparo la sfoglia, un impasto bello da lavorare perfetto nelle dosi, pensavo di "essere a cavallo", invece non avevo fatto i conti con il passaggio successivo, formare e cuocere i cannoli! Avendo deciso di fare le due forme diverse una a cono e una aperta da entrambi i lati, tiro fuori gli stampi a cono e recupero gli altri dalla mamma, ma ahimè mi rendo conto che sono quelli per cannoli siciliani quindi enormi, mi metto alla ricerca nel mio paese, tanto sapevo di non trovarli, nulla! Ritorno a casa impiego il marito a fare cannoli di carta forno, procedo alla cottura, il disastro con i coni di acciaio e la perfezione con quelli di carta da forno, non sono riuscita a staccali, l'uovo ha fatto da colla! Li faccio in più riprese, sempre per la mancanza di tempo e mi sono resa conto che con la sfoglia se si sbaglia a stendere la pasta più fine o più doppia è il disastro, stessa cosa per il riposo in frigo, dopo averli formati, troppo riposo o poco è una catastrofe, insomma che faticaccia, non per la ricetta ma per il mio stile di vita frenetico e con ritagli di tempo!
Dopo le mie disavventure il lato positivo: la bontà, il cannolo friabile, insomma me la sono cavata, so che non sono perfetti, ne ho visti di veramente belli, ma mi accontento, alla fine gioco per imparare il resto non mi interessa. Ho preparato due creme diverse, per quelli aperti da entrambi i lati, una crema pasticcera alla zucca e amaretti, per quelli a cono con ganache al cioccolato fondente e  peperoncino, ho aggiunto anche una pizzico di peperoncino quando li ho spennellati con l'uovo, ormai mi sto facendo una cultura sul peperoncino, grazia al Calendario del cibo italiano, presto capire il perchè.

Ci è stato chiesto di fare una dedica nei nostri post, io con le parole non sono brava, ma ci provo:
devo dire grazie a questo gioco, per me MTC, è sempre stato un gioco e rimarrà sempre tale, partecipo perchè mi piacciono le sfide, ma sopratutto per imparare, l'ho sempre detto è una vera scuola di cucina, non mi interessa essere la più brava, penso che non serva a nulla nella vita in generale figuriamoci in un gioco virtuale, ringrazio Alessandra e tutta la redazione per il lavoro che svolgono, mi piacerebbe essere più presente, ma a parte il tempo penso di non essere all'altezza, ho ancora tanto da imparare, cerco di seguire sempre, tutto nelle mie possibilità, ringrazio ancora una volta tutto MTC perchè se il mio blog è ancora aperto è solo per la motivazione che, ogni mese mi spinge a partecipare. La dedica più importante me la faccio a me stessa, scusate ma ogni tanto devo fare la presuntuosa, per non aver mollato, anche in periodi non facili della mia vita, ogni sfida  è uno stimolo per andare avanti e non mollare la mia passione per la cucina, che mi aiuta anche a non pensare ed allontanarmi dai problemi della vita quotidiana. 
Penso di avervi detto tutto, adesso vi lascio alla mia proposta, ma con la pasta sfoglia non è finita, è una vera minaccia, 😊😊😊, un abbraccio Fabiola.



Pasta Sfoglia per cannoli o cannoncini
ingredienti

per il panetto:
  • 350 g burro 
  • 150 g farina 00
per il pestello:
  • 350 g farina 00
  • 150 g burro
  • 20 g sale(io 10g)
  • malto (facoltativo) g 10
  • acqua fredda g 50
  • vino bianco secco g 60
come prima cosa preparate il panetto, in una spianatoia, unite al burro ancora freddo la farina, lavorate, ma non troppo, appena il composto è omogeneo, avvolgetelo nella pellicola e riponete in frigo per 1 ora e mezza. 
Nel frattempo fate il pastello, su una spianatoia disponete a fontana la farina, al centro mettete tutti gli ingredienti e lavorate, io non ho lavorato tanto, ho lasciato l'impasto grumoso, ma compatto. Avvolgete l'impasto nella pellicola e fate riposare per mezz'ora. Riprendete il pestello e con il mattarello dategli una forma rettangolare, spesso circa 1 centimetro, io mi sono aiutata con l'infografia della Dani:


spolverate sempre il piano di lavoro con della farina,  prendete anche il panetto e stendetelo, tra due fogli di carta da forno, fino a che non è della solita altezza del pastello ma di metà lunghezza, in modo tale che una volta poggiato nella parte centrale della pasta, sia possibile ricoprirlo con i due lembi di pasta.
  questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in basso eseguite il primo giro a 3, portando la parte alta verso il centro e ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta sovrapposti stendete la pasta. Subito dopo eseguite la prima piega a quattro, ribaltate il lato inferiore e quello superiore verso il centro e poi chiudete a libro la pasta, in modo tale da ottenere quattro strati. Riponete in frigorifero a riposare per 45 minuti circa. Una volta ripreso l'impasto stendete, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in verticale ed aggiustando via via in orizzontale. A questo punto eseguiti tutti i giri, sono ancora 4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con riposi in frigo di 20-30 minuti.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora. Io come già detto lo lascio proprio dormire tutta la notte.





Adesso passiamo alla preparazione delle farci:

per la crema pasticcera alla zucca:
  • 100 g di zucca lessata e frullata
  • 150 g di latte
  • 1 tuorlo
  • 40 g di zucchero
  • 1 cucchiaio di maizena
  • amaretti sbriciolati
per la ganache al cioccolato e peperoncino:
  • 100 g di cioccolato fondente al 50%
  • 150 g di panna fresca
  • 1 punta di cucchiaino di peperoncino seven pod

per la crema pasticcera, in una ciotolo lavorare il tuorlo con lo zucchero la maizena, con una frusta, il composto non deve avere grumi. In un pentolino scaldate il latte, portate a bollore, unite l'uomo e la zucca, se troppo grumosa, frullare con un frullatore ad immersione, per qualche secondo, abbassate la fiamma e fate addensare, appena la crema è densa, spegnete la fiamma, coprite con la pellicola, a contatto con la crema e fate raffreddare completamente, sbriciolate gli amaretti uniteli alla crema e mescolarte.per la ganache, in un pentolino unite il latte e peperoncino fate riscaldare, senza far bollire, unite il cioccolato tagliato al coltello e mescolate finche non si sia sciolto completamente. Fate raffreddare completamente, riponete in frigo per 15 minuti. Passato il tempo con delle fruste elettriche montate finchè non avete ottenuto una ganache morbida e spumosa. A questo punto passate alla fase finale:riprendete la pasta sfoglia, tagliate un pezzetto,  stendetelo alto circa 3 mm, non di più io ho provato a farlo più spesso e non si sono cotti bene, ricavate tante strisce larghe circa 1,5 cm arrotolate sullo stampo per cannoli, via via sovrapponendo leggermente la parte di striscia che andavo arrotolando su quella già arrotolata.  Ne ho realizzati di due tipi, aperti da entrambe le parti a forma di piccolo cannolo e chiusi da una parte e aperti dall'altro a forma di cornucopia.Una volta che avete formato tutti i cannoli, fate riposare in frigo per 15 minuti, passato il tempo spennellate la superficie con l'uovo sbattuto, ho aggiunto una pizzico di peperoncino quando ho spennellato quelli a forma di cornucopia, spolverate con lo zucchero semolato e li ho lasciati cuocere in forno statico a 190° per 15/20 minuti circa. 

Sfornate, fate raffreddare completamente prima di sformali, farcite con la crema pasticcera quelli aperti da entrambi i lati e guarnite le punte con briciole di amaretti, invece farcite con la ganache quelli a cornucopia, servite subito. 





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lunedì 16 ottobre 2017

Challah


Buongiorno e buon inizio di settimana!
Oggi per la giornata mondiale del pane, partecipo nella sezione voce degli altri per il Calendario de cibo italiano, contribuisco con la Challah, di Eleonora e Michael, quando ho visto l'elenco delle ricette proposte, senza pensarci due volte mi sono fiondata subito su questa, conoscendo il termine challah, mi sono sentita catapultata in una delle sfide del MTC, con il pane dolce del sabato, ovviamente parliamo di due cose diverse, ma il termine mi rassicurava quindi doveva essere mio. Ogni ricetta, da loro,  proposta è poesia trasmette amore e passione per la cucina, il racconto delle origini della ricetta è dettagliatissimo nel loro post, qui, si rimane affascinati, vi invito di leggerlo, tutto per capire meglio le origini e il significato.
Per scoprire tutte le ricette dedicate a questa giornata qui le potete trovare, vi lascio alla ricetta una buona giornata Fabiola.



Ingredienti:
  • 250 g di farina di forza
  • 3,5 g di lievito secco
  • 80 ml di acqua, temperatura 37° C
  • 1 cucchiaio da te di miele
  • 40 ml di olio d'oliva extravergine
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di sale
per la doratura:
  • 1 tuorlo
  • 1/2 cucchiaino di miele
  • semi di sesamo

nell'acqua tiepida fate sciogliere il lievito e il miele. In una spianatoia disponete la farina a fontana, al centro versate l'acqua e cominciate a lavorare finchè l'acqua non si sia assorbita, unite l'olio e continuate a lavorare, aggiunte l'uovo, lavorate continuamente, per fine unite il sale, con le mani infarinate continuate a lavorare finchè non avete ottenuto un impasto liscio e setoso, si staccherà dalle mani. Mettete a lievitare in una ciotola di terracotta, io non avendone a disposizione ho usato una di vetro, coprite con un panno e fate duplicare di volume. Ho fatto un intreccio a 4 capi, infatti ho diviso l'impasto in quattro parti uguali e seguito questo video:



Dopo aver formato la vostra challah, trasferitela in una teglia da forno, sbattete il tuorlo con il miele e spennellata la superficie, spolverizzare con i semi di sesamo e mettete a lievitare fino al raddoppio. Infornate, il forno deve essere a temperatura di 180° C, per 20/25 minuti, la superficie deve essere dorata. Prima si servire fate raffreddare. 



L'immagine può contenere: sMS
Anche il Calendario del Cibo Italiano si unisce con entusiasmo alla grande raccolta panosa che Zorra organizza ogni anno in occasione del World Bread Day per celebrare il più semplice ma nel contempo più popolare cibo che abbraccia ed unisce tutto il mondo nel suo inconfondibile e fragrante profumo.