... 2 Ottobre festa dei nonni... iniziamo questo mese con post dolce in tutti i sensi, dedicato ai Nonni!
In un Italia "vecchia" i nonni sono un pilastro portante, sono una spalla ma anche una sicurezza nella vita di tante famiglia, io ho la fortuna di avere i nonni per i miei bimbi, ma sopratutto la mia di nonna, che fa, benissimo da bisnonna, arzilla ed autonoma, si presta sempre nel momento del bisogno e si gode i pronipoti al massimo. I miei bimbi l'adorano ogni giorno andarla a trovare è una tappa obbligatoria, Beatrice, la mia bimba grande ci passa pomeriggi interi a giocare e si fanno compagnia a vicenda, la mia nonna le insegna tante cose, tra tante, le canzoni di un tempo, e le parla sempre del suo passato e per lei è sempre una scoperta, ad esempio l'altro giorno arrivata a casa mi disse: "mamma sai che quando la nonna Fina era piccola non avevano il telefono??!!, e che le strade non erano asfaltate??!! Beatrice meravigliata dai sui racconti....
Ha una fortuna grande, quando crescerà avrà un bagaglio di ricordi di un valore inestimabile, stare a contatto con i nonni è qualcosa che si apprezza solo quando i nonni non ci sono più.
Sono felice che i miei figli si stanno godendo tutti i nonni, spero per tanto tempo ancora, li vedo crescere con tanto più amore e serenità.
VIVA I NONNI!
La mia ricetta è un omaggio a mia nonna, non ce ricorrenza in cui non è presente la pignolata, quando arriva Natale o Pasqua, lei chiede sempre cosa devo portare?? la nostra risposta è sempre la stessa, La pignolata, non c'è festa senza questo dolce!
Questa volta mi sono fatta dettare la ricetta e mi sono cimentata nella preparazione, ovviamente non è come la sua, quella è la perfezione, ma ieri a tavola il suo giudizio è stato positivo, quindi mi ritengo più che soddisfatta, questo è uno dei ricordi che mi porterò per sempre di lei.
Con questa ricetta do un contributo al Calendario del cibo italiano per la giornata dedicata ai Nonni.
Vi lascio alla ricetta, un abbraccio Fabiola.
Ingredienti:
- 250 g di farina 00
- 250 g di farina di rimacino
- 3 uova
- 50 g di strutto
- 100 g di zucchero semolato
- 1 bustina di vanillina
- scorza di 1 limone grattugiata
- olio per friggere
- 200 g circa miele millefiori Rigoni d'Asiago
- codette colorate per decorare
disponete in una spianatoia le due farina, formate una fontana, al centro unite le uova, strutto e zucchero, amalgamate, finchè le uova non si siano assorbite, le dosi delle uova possono variare, non ce una dose giusta a seconda della farina e della dimensione delle uova, le mie erano medie e l'impasto ne ha "richieste" 3, ovviamente se serve ne potete aggiungere un altro, unite la vanillina e lavorate, dovete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. A questo punto punta tagliate l'impasto a pezzettoni e ricavate i cordoncini spessi 1 cm, tagliate tanti tocchetti di mezzo centimetro, anche qui le indicazione delle misure sono soggettive quindi possono anche essere più piccoli. Per la cottura ce da rispettata la temperatura dell'olio, la pignolata non deve essere fritta in olio troppo caldo, altrimenti ce il rischio che si spacchi, quindi mettete i tocchetti con l'olio appena caldo, appena sono dorati scolateli e adagiate sulla carta assorbente, utilizzate una pentola dai bordi alti, perchè durante la cottura si forma molta schiuma e c'è il rischio che l'olio si versi al di fuori. Per mantenere la temperatura non troppo calda tra una frittura e l'altra, preparate una bacinella con acqua fredda, e mentre togliete i tocchetti dal fuoco, adagiate il fondo della pentola, facendo attenzione agli schizzi. Fate raffreddare la pignolata, in una pentola dal fondo spesso versate il miele, a fiamma bassa fate sciogliere, unite la pignolata e amalgamate per bene, disponetela sul piatto, formate una piccola collina, unite le codette, prima di servire fate riposare un paio d'ore.
Piatti Pavoni
li adoro letteralmente!
RispondiEliminaSe la nonna ha detto "sì", è fatta!!!
RispondiEliminaBrava e complimenti
Michela
Belli i ricordi!
RispondiEliminaE vero ciò che dici, avere dei nonni è un bagaglio affettivo che si porteranno dietro come tu hai preservato il ricordo della tua. Adoro questo dolce!
RispondiEliminaanche io ho avuto la fortuna di avere una nonna longeva, che è stata una bisnonna molto simile alla bisnonna di Beatrice. Carola era affascinata dai suoi racconti, tanto che, quando era ancora molto piccola, per riferirsi al passato, aveva preso a dire "ai miei tempi" :) ora ci rido su, ma ho una nostalgia che neanche ti immagini. Grazie per questo post e per questa ricetta bellissima.
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