mercoledì 6 settembre 2017

Pasta 'ncasciata


...pronto??
Montalbano sono...

...chi non ha mai sentito pronunciare, queste due frasi nella serie tivù italiana, tra le più seguite di sempre?? Penso proprio tutti... 

Buongiorno e ben ritrovati, oggi post molto particolare, per il Calendario del cibo italiano è la giornata dedicata a Montalbano, in occasione del compleanno di Andre Camilleri, inventore del fantastico personaggio, io con un bel gruppo di foodblogger ci siamo cimentate su delle ricette tratte dai suoi libri. Il celebre commissario di Vigàta è ormai un personaggio che abbiamo imparato a conoscere attraverso i libri ma sopratutto nella serie tivù che in questi anni ci hanno raccontato e fatto vivere la mia amata Sicilia, come sempre Camilleri racconta nei suoi gialli un delitto di mafia con misteri e colpi di scesa, con protagonista Montalbano, che con la sua astuta intuizione riesce a risolverli con la comicità che lo contraddistingue. Scopo di oggi, oltre a quello di festeggiare Camilleri, è raccontare il nostro legame con il cibo, come lo viviamo noi con le persone che amiamo, dalle persone più strette agli amici, insomma raccontarci un pò. Inizialmente, quando fu proposto l'argomento della giornata, ho storto il naso, il raccontarmi non è cosa facile, poi come sempre quel tarlo, era sempre lì nella mia testa, quindi sono andata a prendere i miei libri, e sfogliandoli sono riemersi i ricordi, le date, le dediche, si perchè sono passati 15 anni, da quando mi furono regalati, da mio marito, allora fidanzato, insomma non potevo più rinunciare, ho sempre amato il personaggio di Montalbano e per una che legge, purtroppo, poco, era l'occasione giusta, quindi mi sono buttata ho ripreso, tra i vari,  il libro "il cane di terracotta", e mi sono immersa nella lettura. Ho letto questo libro con uno spirito diverso, più attenta, perchè grazie alla giornata di oggi mi sono resa conto che in ogni libro sono citate tantissime ricette, sapevo benissimo l'amore che Montalbano aveva per il cibo, preparato dalla sua cameriera Adelina, da Calogero, proprietario e cuoco del suo ristorante preferito, amava talmente tanto il cibo che quando veniva invitato a pranzi o cene, oltre ad avere uno scopo investigativo, chiedeva sempre cosa c'era da mangiare e si faceva "corrompere", proprio dal nome dei piatti, come se già con il nome sentiva il loro profumo.
Montalbano mi rispecchia parecchio, perchè io come lui mi rilasso quando cucino, ovviamente lui lo fa gustando i piatti, che quasi sempre sono di pesce, nel cibo trova rifugio, pace e soddisfazione, come me quando sono tra i fornelli, quando preparo una ricetta nuova, e sto con la speranza, anche ansia che riesca bene, la cucina è passione, ma la passione vera è avere la soddisfazione di rendere felici i commensali, perchè è vero si cucina pensando alle persone che si amano, è così sempre!
Attraverso i propri piatti si può comunicare, si trasmettono sentimenti, si fatica per avere la soddisfazione di un sorriso!
Felice di aver vissuto, attraverso la lettura del libro, una delle tante indagini di Montalbano, mi ha fatto riscoprire tante emozioni, che avevo dimenticato.
Dal "il cane di terracotta", ho tratto la ricetta della pasta 'ncasciata, altro non è che la pasta al forno di una volta fatta con ingredienti e cottura tipica, una ricetta, anzi un piatto unico che mi ha riportato indietro nel tempo. 
Vi lascio alla ricetta, grazie per avermi letto, spero di non avervi annoiato, un abbraccio, Fabiola.




Ingredienti per 6 persone:
  • 600 g di magliette di maccheroncino
  • 200 g di tuma
  • 200 g di carne di vitello tritata
  • 50 g di salame napoli
  • 2 uova sode
  • 4 melanzane
  • 100 g di pecorino grattugiato
  • salsa di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • foglie di basilico
  • sale
  • olio per friggere
  • pepe
pulite le melanzane, tagliatele a fette lavatele e cospargete di sale, lasciatele riposare per 1 ora, io le ho fatte a cubetti ma nella ricetta d'origine vanno a fette. Soffriggete il tritato di carne nell'olio d'oliva, sfumate con il vino bianco, salate, a cottura ultimata, unite qualche cucchiaio di salsa di pomodoro. Cuocete la pasta, in acqua salata, scolatela al dente, trasferitela in una ciotola, ampia e condite con la salsa di pomodoro. Friggete le melanzane, e cuocete le uova. Prendete uno stampo, io ho usato uno a cerniera della Pavoni,  ungetelo con olio e spolverate con del pan grattato, fate un primo strato di pasta, alternando a strati le melanzane, la carne trita, il pecorino, uova, basilico, tuma e salame tagliati a fette. Per finire l'ultimo strato deve essere completato con la pasta, le melanzane a fette e abbondante pecorino. Cuocete la pasta in forno per 20 minuti a 200° C, appena si è sciolto il formaggio formando una crosticina dorata potete sfornare e servire.

Ricetta tratta dal libro: I segreti della cucina di Montalbano, di Stefania Campo, edizioni Il leone verde.




13 commenti:

  1. Che spettacolo...e io sono pure a dieta...non ti dico che gola che mi fa :-)

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  2. SLURP....anzi SLURPOSISSIMA!!! Deve davvero essere ottima.
    Buona giornata

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  3. Io non riesco a leggere i romanzi di Montalbano quando si avvicina l'ora dei pasti (essenzialmente l'ora di cena, ché a mezzogiorno sono al lavoro!), perché mi viene una fame pazzesca.
    Sarà che quei piatti, che hanno costellato la mia infanzia, riemergono con chiarezza alla memoria, sarà la descrizione che Camilleri fa del pititto di Montalbano, fatto sta che io lo posso leggere solo dopo cena!!!
    E' stato bello lavorare insieme quest'estate, e riscoprire un modo di cucinare - e di vivere - autentico.
    Un abbraccio.

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  4. E questa è la mia preferita, di famiglia diciamo, gustata da sempre anche nella mia Toscana. Complimenti

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  5. Nonostante abbia già pranzato, questo piatto mi ha fatto tornare l'appetito di nuovo :-D

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  6. questa pasta mi fa venire un'acquolina incredibile e quel formato di pasta mi fa impazzire.complimenti fabiola

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  7. questa pasta mi fa venire un'acquolina incredibile e quel formato di pasta mi fa impazzire.complimenti fabiola

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  8. Io mi commuovo quando sento delle sue mangiate..al,contrario di lui a me mentre mangio'piace commentare il,cibo. Se non lo faccio mi sembra come se non dessi abbastanza importanza alla pietanza e alla,persona che l'ha preparato. E poi mi piace...con le persone che lo vivono allo stesso modo. Anzi, se si mangia solo per mangiare mi infastidisco addirittura !

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  9. La pasta 'ncasciata è una di quelle ricette che quando la leggo mi fa venire proprio fame anche se non l'ho mai mangiata. Già solo il nome è evocativo della sua bontà, almeno per me. E' stato un piacere partecipare a questa giornata.

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  10. questa pasta è una poesia... di una bontà indicibile, tutti in silenzio parla la pasta ncasciata (cit. di una ditta di pasta) , complimenti! un bacione

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  11. Per noi napoletani questa è la pasta alla siciliana. Una fonte di golosa perdizione. 😀
    Buona.

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  12. Fabiola, è sempre una gioia vedere un piatto che ti riporta all'infanzia. E questa pasta mi ci riporta, eccome... Grazie! presto la rifarò anche io, come la faceva mia nonna, per riprovare le stesse emozioni. Sono contenta di aver lavorato fianco a fianco.

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  13. la pasta al forno è la pasta al forno. la pasta 'ncasciata è quella di Adelina. Una poesia. E la tua non mi sembra da meno. Fammi passare questa parentesi italiana e appena torno qui catechizzo tutta Singapore, con 'sta meraviglia! Complimenti!

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