lunedì 10 ottobre 2016

... c'era una volta la Mai nel paese delle Tapas..



… avete letto bene, il titolo del post, oggi Olio e Aceto si trasforma in un libro di favole! MTC 60, vincitrice la Mai, la catalana doc del nostro meraviglioso gioco, ci propone le tapas, suddivise in 3 categorie, legate tra di loro con un filo conduttore, ispirate da un tema a nostra scelta. Io ho deciso di ispirarmi ad una delle fiabe più belle, per me, ho cercato di proporre le tre ricette legandole a tre personaggi protagonisti, richiamando, (spero di averlo fatto almeno decentemente), alle forme e colori, con un ingrediente che fa da “filo conduttore” tra loto. Ricetta impegnatissima, perché preparare tre ricette da inserire nella stessa foto non è stato facile, ma l’ho fatto con piacere, ho conosciuto Mai, durante la presentazione del libro Torte Salate, a Catania, non potrò mai dimenticare quando nella stanza del mio B&B, sento voci e risate di donne, ho riconosciuto quella di Flavia, l’unica che conoscevo realmente, quindi, anche se imbarazzata, apro la finestra vedo una “sala trucco”, si perché Mai era la truccatrice ufficiale del gruppo, in quel momento, e dico: ragazze MTC….. li mi sono sentita subito a mio agio e sono stata accolta dalla grandissima Alessandra, Maria Pia, Flavia e Mai, ragazza semplice e molto disponibile, questa è la sensazione che ho provato sin da subito!!! Spero di aver fatto un lavoro degno della ricetta proposto, adesso vi lascio al racconto della mia fiaba “MAI NEL PAESE DELLE TAPAS……”


“C’era una volta, in una bella giornata di autunno, una bella catalana di nome Mai, che passeggiava in un bosco insieme all’amica Alessandra, stanche di camminare si sedettero all’ombra di un vecchio casolare, Mai voleva giocare con la sua amica, ma questa tirò fuori dal cestino un libro e cominciò a leggere. Mai che, di stare ferma non ne voleva sapere comincio a saltellare tra i fili d’erba davvero felice e curiosa di scoprire cose nuove, appena vide passare un coniglietto bianco lo inseguì. Il bianconiglio era cicciottello, e correva, gridando: sono in ritardo, Povero me! Sua maestà sarà adirata!!!”

Mini coniglietti ripieni di ricotta al rosmarino e salvia (Montaditos):
  • 250 g di farina 00
  • 125 ml di acqua acqua
  • 25 g olio d’oliva
  • ½ cucchiaino di zucchero
  • ½ cucchiaino di sale
  • 2 g di lievito di birra
  • 1 tuorlo d’uovo

Per la farcia:
  • 150 g ricotta
  • Un pizzico di sale
  • ½ cucchiaino di salvia e rosmarino frullati



In una ciotola unite, acqua tiepida, zucchero e lievito, sciogliere mescolando, fate riposare per 10 minuti. Aggiungete l’olio ed il tuorlo, mescolate nuovamente. Per finire unite la farina ed il sale, cominciate ad impasta, io ho usato l’impastatrice, fate incordare per bene. A questo punto formate una palla riponete in una ciotola e coprite con la pellicola, fate raddoppiare per 2 ore. Riprendete l’impasto, formate tante palline, con questa dose ne ho ottenuti 14, per formare i coniglietti dovete dopo aver diviso l’impasto, arrotondarlo a pallina e successivamente dovete dargli una forma ad uovo, adagiate, su una teglia ricoperta da carta da forno, appena tutti i coniglietti sono stati formati, all’estremità, fate i due occhietti con uno stecco, e appena sopra tagliate, con un paio di forbici, le due orecchie, alzate leggermente, aiutandovi con uno stecchino. Spennellate con del tuorlo e fate lievitare per 30 minuti. Cuocete i panini nel forno a 220° C, per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 200° C ed ultimate la cottura per altri 10 minuti. Sfornate e fate raffreddare, nel frattempo preparate la farcia, un ciotola condite la ricotta con sale ed aromi, mescolate per bene con una forchetta. Appena i panini sono del tutto freddi tagliate la parte posteriore e farcite, ho utilizzato una sac a poche.


“…..Mai incuriosita dal bianconiglio, lo seguì… correva correva, ad un certo punto, convinta di averlo perso, lo vide spuntare tra i cespugli mentre si infilava in una tana, senza pensarci due volte si intrufolò, anche lei,  in quel buco, cadde in una galleria lunga e stretta finchè il suo volo ebbe fine su di un cumulo di foglie e si trovò davanti a se, una porticina . Mai aprì la porta e vide un meraviglioso giardino con funghi giganteschi e fiori bellissimi, cominciò a camminare ed incontrò un bruco e gli chiese la strada per ritornare al bosco. Ricominciò a vagare ed ad un tratto udì sopra di se una risata, alzo lo sguardo e vide uscire un gatto tigrato…..”

Polettine tigrate (Pinchos):
  • 200 g di tritato di pollo
  • 200 g di tritato di vitello
  • Salvia tritata
  • Rosmarino tritato
  • 4 fette di pancarrè
  • Latte
  • 1 cipollotto
  • Sale
  • Olio per friggere



In due ciotole separate condite i due tipi di carne, con il pollo unite, due fette di pancarrè, precedentemente ammollate nel latte, ben strizzate, il rosmarino, sale e ½ cipollotto grattugiato finemente, mescolate e lasciate insaporire per 30 minuti, fate lo stesso con la carne di vitello, dovete solo sostituire l’aroma, nella carne rossa ho messo la salvia. A questo punto prendete un foglio di carta da forno, bagnata, adagiatela su una spianatoia, con le due carni formate dei salsicciotti, larghi 1 cm, aiutatevi bagnandovi le mani, disponeteli, in modo orizzontale, sulla carta alternando le due carni, bastano 4 salsicciotti due per colore, a questo punto cominciando da destra verso sinistra, prelevate una noce di carne, delicatamente formate le polpettine, cercate di non mescolare le due carni tra di loro, altrimenti l’effetto tigrato non si nota, appena le avete formate tutte, friggetele in olio bollente e fate scolare su della carta assorbente, per servirle infilzatele con lo stecco, io ho decorate con una foglia di salvia, ed adagiatele nei piattini da finger food.




“…. Mai chiese al gatto tigrato: puoi indicarmi la strada per uscire da questo posto? ma quello continuando a ridacchiare rispose: Dipende dove vuoi andare, qui incontrerai tanta gente strana, dal Cappellaio Matto, alla Lepre di Marzo, Mai sempre più incuriosita riprese il cammino, si ritrovò davanti una porticina, al di là si apriva un giardino della Regina di cuori, che la invitò a giocare con lei….”


Torta salata regina di cuori (Tapas):
per la frolla:
  • 250 g di farina
  • 120 ml di acqua
  • 50 g di olio d’oliva
  • Un pizzico di bicarbonato
  • 1/ cucchiaino di sale
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro

Per la farcia:
  • 300 g di funghi Champion
  • 1 spicchio d’aglio
  • 4 patate medie
  • Un rametto di rosmarino
  • Olio d’oliva
  • Salvia tritata
  • Sale
  • 200 g di scamorza affumicata



Per uno stampo di 24 cm:

In una ciotola unite 100 ml di acqua, bicarbonato e sale, mescolate, a pioggia unite la farina , amalgamate ed impastate, appena l’impasto è liscio, avvolgetelo nella pellicola e riponete in frigo per 30 minuti. Con la restante farina, che ci serve per i decori, unitela alla passata di pomodoro ed un pizzico di e bicarbonato, impastate, se serve unite qualche goccio di acqua. Nel frattempo pulite e tagliate i funghi, in una padella unite funghi ed aglio, cuocete, con il coperchio, a metà cottura salate ed aggiungete il rametto di rosmarino, appena i funghi sono cotti, togliete il rametto e fate raffreddare. Pelate e lavate le patate, tagliatele a fettine sottili. In una padella fate riscaldare un filo d’olio, adagiate le patate e cuocete a fiamma dolce, salate e unite la salvia per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto con il coperchio.
Riprendete l’impasto della torta salata, spendetelo con il mattarello su una spianatoia infarinata, rivestite lo stampo con carta da forno adagiate la frolla, condite con uno strato di patate, i funghi trifolati, la scamorza tagliata a fette e per finite un altro strano di patate. Con la frolla rossa ricavate tanto cuori ed adagiateli sulle patate. Infornate a 180° C, forno già caldo, per 25 minuti, appena cotta fate raffreddare su di una gratella.

“….. Mai si mise a giocare, ma riapparve il gatto che la mise in guardia, le disse: se vinci la Regina di fa tagliare la testa.. Mai si guardò bene dal vincere, ma la Regina se ne accorse che stava imbrogliando e dette ordine alle guardie di imprigionarla, lei cominciò a correre più veloce che poteva, le guardie erano sempre più vicine ma ad un tratto sentì delle voci amiche che le disserò: svegliati che una miriade di Tapas ti attendono……”

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18 commenti:

  1. Mi sono proprio gustata il tuo post!! Tema originalissimo complimenti!!

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  2. che bei ricordi Fabiola...e che bell'idea...brava e un abbraccio

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  3. che bei ricordi Fabiola...e che bell'idea...brava e un abbraccio

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  4. lo sapevo che mi avresti sorpreso
    fabiola sei la mia donna in rosso ricordi ?
    e mi hai fatto emozionare ....
    con questo racconto e le tue foto unica per me già il primo premio creatività è il tuo
    il coniglietto è perfetto !!!!

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  5. ma che bellissima idea, e poi ti trovo davvero pronta a raccontare le fiabe, complimenti ottimi piatti e con un filo conduttore davvero originale!

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  6. La favola della Mai!
    che idea originale: è stato proprio divertente leggerla! e poi, come mi piace quel montadito con la faccina !!

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  7. Dai, ma che bello!! Sarà che adoro le favole, sarà che Alice per me ha un significato particolare, ma mi piace tantissimo la tua idea e la trovo ben realizzata. Un buffet di tapas di tutto rispetto che mi mangerei senza pensarci due volte...e il coniglietto è delizioso!!

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  8. uuuumammmaaaaa! Ma qua se fossi un coniglio mi leccherei i baffi, se fossi un gatto tigrato mi leccherei i baffi pure, ma io sono Mai nel paese delle tapas e mi pappo tutto!!!
    E ti prego Faviola, svegliami soltanto quando è finito, perché qui mi ci trovo taaaanto bene… In tutto e per tutto!
    Hai fatto d'avvero una genialata!
    Le tue tapas sono legate al tuo racconto e tra di loro, in un modo splendido, e hai pure riscritto la favola… haahahah! Alejandra che prende un libro dal cestino e si mette a leggere mi ha fatto ribaltare dalla sedia!
    Sapi che la ricetta dei panini coniglio ormai la faccio mia, permeti?
    E quelle polpette tigratte potrebbero essere già da sole una favola sia per grandi che per piccini. Ma come ti è venuto in mente di fare il tigrato?!! Questo è un grande pinco, credimi, ma io di polpette tigrate ce ne voglio due di infilzate neeee!!!!!?
    Anche la torta salata di cuori è una grande tapa!
    Sei un genio Fabiola!

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  9. Una favola super golosa!
    Complimenti per la fantasia e per la creatività poi che hai applicato alle tapas senza renderle banali, ma anzi, molto invitanti!
    Bravissima davvero!

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  10. Questa volta la sfida tira fuori il meglio. Come nel tuo caso Fabiola! Un racconto magico ed intrigante come le tue tapas! Sono incantata !

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  11. Questa volta la sfida tira fuori il meglio. Come nel tuo caso Fabiola! Un racconto magico ed intrigante come le tue tapas! Sono incantata !

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  12. No vabbe', Fabiola, ma questa e' grandiosa... E ha ragione Elisa, quando dice che questa sfida tira fuori il meglio di noi... il rischio e' che, a leggere la favola, uno si diverta tanto da non dedicare alle ricette l'attenzione che invece meritano: sono davvero una piu' bella dell'altra, per bonta' e creativita'. Dal ciuffo di ricotta sul "coniglietto" al cuore rosso di frolla, passando per la polpetta tigrata.. lo sai che ho una voglia matta di metter su un pomeriggio di Tapas per i bambini delle mie amiche, con queste ricette? e magari tirar fuori un libro e leggere questa storia... Bra - vis-si-ma!!!!

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  13. Fabiola la fantasia non ti manca e neanche la capacità di realizzare la tua "Mai nel paese delle meraviglie"
    e che meraviglie!

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  14. Carinissima la favola, a cui le ricette si adattano alla perfezione!!!

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  15. Un addattamento spettacolare del tema scelto, bravissima

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  16. Alice nel paese delle Meraviglie, laa storia riscritta in chiave Disney, sai che è la mia preferita? E sai che ho un bianconiglio tutto mio? Quindi non posso non essere innamorata di queste tapas delle Meraviglie. Comincio a seguire il bianconiglio in questo mondo di sapori :)

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  17. Bellissima idea, questa favola super appetitosa!! ^•^

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